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Attualità giovedì 14 novembre 2019 ore 18:15

Picco di tumori, sette i casi sotto osservazione

Vertice dell'Unione dei medici di Pistoia per inquadrare al meglio il caso dei tumori a Casalguidi. "Situazione complessa, bisogna approfondire"



PISTOIA — Venti medici di medicina generale e pediatri del distretto, si sono riuniti nella sede dell'Ordine dei medici di Pistoia per esaminare la situazione del picco di tumori registrato nelle frazioni di Casalguidi-Cantagrillo.

Presenti alla riunione anche il direttore del Dipartimento prevenzione della Usl Toscana centro, Renzo Berti, il direttore del Dipartimento di epidemiologia della Usl Toscana Centro, Francesco Cipriani.

Dalla seconda metà del 2017 il distretto territoriale di Casalguidi ha segnalato al Dipartimento regionale 8 casi di sarcomi dei tessuti molli, concentrati a Casalguidi-Cantagrillo (popolazione di circa 6500 abitanti). Queste tipologie di forme tumorali non sono solitamente riconducibili a fattori specifici, ma genericamente a più aspetti.

E' quanto evidenzia l'Ordine dei Medici di Pistoia dopo la riunione che ha preso in esame la situazione sottolineando che si parla di un cluster perché l'incidenza di questo particolare tipo di tumore risulta superiore di quasi 3,5 volte alla norma.

“Una situazione abbastanza complessa - ha detto il presidente dell'Ordine dei medici di Pistoia Beppino Montalti - dove noi non abbiamo le certezze espresse da alcuni, ma cerchiamo innanzitutto di approfondire le rilevazioni con dati quanto più certi possibili, partendo dalle segnalazioni dei colleghi del territorio. Il confronto di questa sera cerca di trovare anche un metodo comune per affrontare questa situazione". 

"Quello che possiamo certamente fare è incalzare sia l’ISPRO che ARPAT nel completamento delle loro analisi, già avviate, potendo contare su di un ampio archivio dati di riferimento come quello dell’ISPRO. Sull’argomento manterremo costante il contatto a doppio filo, sia con i medici del territorio che con i nostri referenti regionali”. “Metteremo tutto il nostro impegno, anche ci sono arrivate sollecitazioni dirette anche dai familiari di alcuni dei casi rilevati che ci hanno chiesto direttamente di poter proseguire nell’approfondimento della vicenda – chiosa Montalti – Sarà quello che faremo, ben consapevoli delle difficoltà della materia”.


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