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Attualità mercoledì 01 maggio 2019 ore 20:00

Primo maggio, ancora troppi incidenti sul lavoro

Foto Facebook Caterina Bini

Lotta agli infortuni e diritti al centro delle iniziative per la festa del lavoro che si sono svolte in Toscana. Corteo a Firenze, tanti a Pistoia



FIRENZE — Il pensiero agli infortuni sul lavoro, specialmente quelli mortali, è stato il filo comune di tutti gli eventi che si sono svolti in Toscana per celebrare il 1 maggio, festa del lavoro. A Firenze il prefetto Laura Lega, in occasione del conferimento delle Stelle al Merito per il lavoro a 84 toscani provenienti da tutte le province, ha ricordato che "nonostante una legislazione rigorosa ed il particolare impegno delle istituzioni, qui più attive che altrove la nostra regione, nel confronto tra i dati del primo trimestre 2019 e quelli del 2018, ha registrato un incremento di incidenti sul lavoro. La crisi economica si sta infatti facendo sentire soprattutto sui segmenti più fragili edesposti del mondo del lavoro. Per questo occorre un ulteriore scatto di responsabilità da parte di tutti: imprese elavoratori, istituzioni ed organizzazioni sindacali, con ilconcorso attivo della società civile". 

Su Facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha scritto: "Sfruttare il lavoro, renderlo precario e senza diritti, pagarlo poco, farlo confliggere con la salute, escluderlo dal potere economico e politico è la ragione fondamentale della mancata crescita, del declino e del malessere del nostro Paese, del lavoro che non c'è. Ci vorrà tempo ma dovrà cambiare. Buon primo maggio di lotta".

Sempre nel capoluogo i riders, i ciclofattorini impegnati nelle consegne a domicilio, hanno protestato insieme ai sindacati di base contro la 'gig economy', l'economia della "chiamata diretta", chiedendo garanzie contro precarietà e sfruttamento. 

Tanti anche a Pistoia, alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Lavoro, diritti e scuola al centro della giornata che ha visto il corteo sfilare per le vie del centro fino a piazza del Duomo. A chiudere è stata Maddalena Gissi, segretaria nazionale della Cisl Scuola che ha sottolineato il legame stretto tra 1 Maggio e 25 Aprile: "C'è un collegamento forte e indissolubile fra le piazze che riempiamo oggi e le piazze che abbiamo riempito con entusiasmo e passione sette giorni fa; è la continuità della stessa idea di libertà, di democrazia, di sviluppo, è la continuità che lega l'idea di libertà all'idea di lavoro e di dignità".


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